La Fontana Solforosa di
Zubiena
Non lontano dai
confini della Bessa, tra le numerose fontane naturali del territorio di Zubiena,
troviamo la Fontana Solforosa. Dove fino a pochi anni fa c'era una delle più
suggestive attrazioni del Biellese, ora tutto giace in uno stato di abbandono.
Un tempo essa scaturiva in un prato in frazione Vermogno di proprietà del Sig.
Bonino Celestino. Dopo averne scoperto le virtù terapeutiche, gli abitanti dei
cantoni circostanti decisero di "imprigionarla" in una torretta costruita nel
1872.
L'acqua solforosa sgorga a 50 litri al minuto e, a suo tempo, nonostante la sua
limpidezza, era detta "caccastracci" a causa del deposito fioccoso biancastro
che lascia dove scorre. Chi giungeva nei pressi sentiva il caratteristico
pessimo odore che era sinonimo di virtù terapeutiche. I medici consigliavano di
berla asserendo che "promuoveva la diuresi, giovava alle dispepsie, nella cura
del gozzo, nelle malattie della pelle, contro la stomatite ulcerosa, contro i
reumatismi, contro l'obesità, ...
Dopo la costruzione della torretta, il proprietario iniziò (visto il grande
afflusso di persone) un'attività di vendita di bibite trasformando poi la zona
in luogo di accoglienza, con annessa trattoria. Fu un successo che durò oltre
cento anni. Ora non c'è più la trattoria; la collina è incolta; il torrente
Olobbia, vicino al quale sorge la fontana, ha poca manutenzione. "Una volta",
dice la Sig.ra Bonino Carla, una delle eredi del compianto Celestino, "il luogo
era meta di Canavesani, Biellesi, Torinesi e tanti altri che venivano per trarre
vantaggi per la salute. Molti venivano anche con carri carichi di bottiglie e
damigiane".
Angelo Mortarino di Chiavazza ha scritto una poesia in piemontese che ha
pubblicato nel suo libro
"Puesie bieleisi…senssa preteisi":
La
funtan-a d'l solfu
'N- mes a la Bessa 'n-te la bus-ca l'è s-ciassa,
'n-te che la tera avara e mai grassa
't porta 'n-daré 'n-t n'era luntan-a,
j'è da secui na vegia funtan-a.
anche se dj dimori moderni
'n- poch a sfaussu j scenari eterni,
l'è da sempi l'stess paesagi
tra riveri e bundi selvagi.
Sta funtan-a la serba memoria
'd tanta gent disperdua 'n-t la storia,
d'agn 'd pen-i, 'd fatiga, 'd südor
e 'd lacrimi d'antich cercator.
Refrigeri 'd la gent 'd passagi
Anche se j'han- nen- tücc 'l curagi
Da sagé la sua acqua udurosa.
La funtan-a l'è "La sulfurosa".
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Materiale ricercato da Giorgio Gulmini del BiellaClub. Un
ringraziamento alla Sig.ra Carla Bonino, proprietaria della
Fontana Solforosa, per le notizie e le FOTOgrafie di questa
ricerca. Grazie alla maestra Graziella Vercellino di Zubiena per
la collaborazione e le notizie fornite.
13 febbraio 2006
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